Era color del mare e dell’estate
(Camillo Sbarbaro Santa Margherita Ligure, GE 12/1/1888 – Savona 31/10/1967)
Era color del mare e dellestate
la strada fra le case e i muri dorto
dove la prima volta ti cercai.
Allincredulo sguardo ti staccasti
un po incerta dallaltro marciapiede.
Nemmeno mi guardasti. Mi stringesti,
con la forza di chi sattacca, il polso.
A fianco procedemmo un tratto zitti.
Una macchina adesso mi portava,
procella appena dominata, verso
il luogo di quel primo appuntamento.
Già la svolta il mio cuore riconosce
e, raffica, la macchina imbocca,
ed ecco tu ti stacchi
un po incerta dallaltro marciapiede.
(Non era che un crudele immaginare:
paralitico tenta con questansia
la parte, se già il male guadagni).
Il tempo di pensarti; ma nellattimo
che dolcissima spina mi trafisse!
Acuta come questa non mi desti
altra gioia, non mi potevi dare.
Tamavo. Amavo. Anche per me nel mondo
cera qualcuno.
O strada tra le case, benedetta,
dove la prima volta nella vita
pietà daltri che me mi strinse il cuore.
(Da: Versi a Dina)
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