Siena
(Paul Polansky n. a Mason City, Iowa, USA il 17/2/1942)
Giuseppe mi ha chiesto
Dove volessi mangiare:
in un posto popolare
o in un ristorante più esclusivo.
Speravo lui intendesse con popolare
Una taverna di lavoratori
Come nella vecchia Madrid
E non una catena di fast food
Come McDonald.
Gli ho detto che ho sempre trovato
idee migliori in fatto di poesia
nei vecchi bar e bistrot
Piuttosto che in salse raffinate.
Mi ha portato in un posto chiamato
Il Grattacielo,
un buco nel muro,
nel cuore del quartiere vecchio.
Dovevi tuffare in giù la testa
Per passare dalluscio
E tenerla bassa allinterno
Nel caso tu fossi più alto
Di 1 metro e 80.
Cerano solo tre tavoli
E dodici sedie.
La prima portata era un assortimento
Di affettati misti di Toscana
Con grandi dosi di pepe, aglio
E pezzi di soffice lardo bianco.
Lunica portata calda del venerdì
Era merluzzo al forno
Ricoperto di peperoni arrosto.
Una caraffa di vino purpureo
È arrivata con del croccante
Pane fatto in casa.
Non ho potuto fare a meno di ascoltare
Le conversazioni ad alta voce
Che venivano dagli altri tavoli:
cavalli, politica e calcio.
Pettegolezzi sulla moglie di qualcuno,
o amante
e ancora ritornavano su tutti e tre.
Sulla parete dietro di me
Cera una copia autografata
Della maglia del capitano
Della locale squadra di calcio.
Sulle altre pareti
Cerano foto in bianco e nero
Delle annuali corse di cavalli
Di luglio e agosto
Intorno a Piazza del Campo.
Non cerano manifesti
Di alcun partito politico.
Dopo pranzo Giuseppe suggerì
Un altro posto
Per il caffè.
Appena usciti,
Ho sentito dal tavolo accanto alla porta
Qualcuno lamentarsi
Del grande disonore
Arrecato alla memoria di Karl Marx
Dal fatto che molti Comunisti
Adesso sono soliti andare in chiesa a Siena.
Gettandomi uno sguardo
Un lavoratore con una tuta blu
Disse
Solo i turisti lasciano mance
Nei ristoranti italiani
E solo i Comunisti
In chiesa nel piatto delle collette.
Dello stesso autore: Ho sentito chiamare
Ciao Gemisto, buon week end e divertiti !!!
Ciao GEMISTO, sei a COMO? Io ci sono stata in tempo di guerra…ricordo il profumo dei fiori in primavera, nella villa Olmo.
Raccogli ore libere di sole, ore fresche di stelle. Buon vacanza, buon week-end.
buon pomeriggio caro, finite le ferie?
Buon weekend al lago.. 🙂
Bacio